26 Ottobre 2014 Domenica
Iniziano i problemi
Arrivo a Kathmandu la sera del 26 Ottobre 2014 ed è Domenica. Sono le 22 quando l’aereo atterra con circa 60 minuti di ritardo. Volo senza problemi anzi abbastanza noioso se non fosse per un ingegnere americano di origini nepalesi con il quale m’intrattengo un pò Dopo l’atterraggio mi ritrovo nella hall dell’aeroporto. Sono l’ultimo della lunga e interminabile fila. La cosa potrebbe anche starci se non fosse che il mio trolley, per strani motivi di peso, è finito in stiva con anche le fotografie che bisogna esibire al momento della richiesta del visto d’entrata. Per fortuna il funzionario è più interessato ai 40 dollari necessari per il visto che alle mie fotografie. Mi guarda e non ho il tempo di spiegare nulla che il mio passaporto è già timbrato con il visto. Sono fortunato! Non mi resta che seguire le indicazioni e mi trovo nella sala del ritiro bagagli.
L’angoscia dei bagagli
Una stupenda durffel bag e il mio trolley. Tutto troppo bello e nuovo, penso tra me, per non attirare l’attenzione di qualcuno visto che i bagagli non si vedono ancora all’orizzonte . I minuti passano, ancora nulla, speriamo nella prossima sfornata! Tutto si ferma! Il nastro non gira più. Ma cosa succede? Prima il ritardo dell’aereo, poi le fotografie, adesso il nastro che non si muove! Ma è mai possibile che debba sempre vivere in tensione. Sono in ferie si o no! Niente! La gente rumoreggia in attesa dei propri insostituibili bagagli. Alla fine un funzionario grida qualcosa. Capisco che il nastro trasportatore si è rotto. Ci dobbiamo spostare presso un nuovo nastro. Dopo alcuni istanti il nuovo nastro si mette in funzione. Passano i bagagli più inverosimili. Lo spago abbonda. Sono tutti molto concitati. ll problema è che le persone cominciano a diradarsi e dei miei bagagli nemmeno l’ombra. Noo! Stiamo calmi, ci devono essere per forza.
Non trovo nessuno
Un viaggio del genere non può iniziare così! Infatti non inizia così. Eccoli!! Prima il mio trolley poi la durffel bag. Troppo belli per lasciarli lì ad aspettare. Prendo il tutto, carico sul carrello e via verso l’uscita dove conto d’incontrare qualcuno di Amici & Trek, l’agenzia alla quale mi sono affidato per il mio trekking. Guadagno l’uscita. Ormai l’oscurità avvolge ogni cosa. Sono circa le 23 e un gruppo di persone si accalca fuori dall’aeroporto. Sono le persone che attendono i turisti per portarli ai vari alberghi. Nel buio e tenendomi a distanza, cerco chi dovrebbe aspettarmi. Nessuno! Forse ho visto male. Ripasso in rassegna le persone. Ci sono tante persone e tante agenzie ma il nome della mia non appare. Ma stiamo scherzando! A Kathmandu sono le 23 passate e non vedo una faccia amica. Faccio su e giù lungo quel maledetto marciapiede.
Bisogna farsi coraggio
Ormai sono quasi solo e circondato da tassisti che si propongono per portarmi non so dove. Cosa faccio? Cavolo! Comincio a essere stanco e con l’assillo di non andare incontro a brutte sorprese. I tassisti mi chiedono dove devo andare. Alla fine realizzo: è vero! Dove devo andare? Capisco che per un motivo sconosciuto quelli dell’agenzia sono “evaporati” e che non so dove devo passare la notte. Mi faccio coraggio e mi dico che devo stare calmo. Le carte le ho con me nel trolley e quindi non sono solo! Leggo il nome dell’hotel: Malla. Bene, almeno questo è assodato. Mi ricordo che nella hall dell’aeroporto c’era un piccolo ufficio che gestiva dei taxi. Sarà pur sempre più sicuro ricorrere a questi che a quelli in mezzo ad una strada!
Speriamio di aver toccato il fondo
Decido, per l’ennesima volta, di ripassare la strada sotto gli occhi del solito agente e poi di rientrare nell’aeroporto in cerca di questo ufficio. Due curve ed eccomi nelle mani di un energumeno che mi chiede: “taxi”? “Certo” gli dico, senza pensarci molto. “Per dove” mi chiede. “Hotel Malla” gli rispondo. È evidente che la pronuncia latina non aiuta. Non ci capiamo. Ritiro fuori per l’ennesima volta le carte e con il dito evidenzio il nome dell’hotel. Miracolo! Capisce. Un urlo e il taxi arriva. Finalmente! Sono esausto e mi sento stanco e arrabbiato per il mancato incontro. Non è possibile. Ripasso tutti i momenti negativi. Speriamo di aver toccato il fondo! Ora non può che migliorare. Il tassista mi chiede da dove vengo. “Italia” rispondo mentre lo sguardo cerca di capire dove mi sta portando. Il fondo strada è terribile, buchi in ogni dove. La strada è poco illuminata e piena di cani randagi.
Il momento della verità
Speriamo bene! Ormai sono morto e mille paure mi assillano. Speriamo che quest’individuo mi porti in hotel, non vorrei mai finire in qualche vicolo cieco. Carichiamo sul taxi la durffel bag e trolley. Nel portabagagli non ci stanno e quindi devo portare il trolley all’interno della vettura. Alla fine partiamo. Ho il coraggio di chiedergli come mai le strade sono così dissestate. “È una scorciatoia” mi risponde. Mi ripeto: Speriamo bene! Alla fine imbocchiamo una strada che mi sembra normale e finalmente eccolo! Sono arrivato! È il Malla Hotel. Bello siiii …… a quest’ora tutto e bello anzi …… bellissimo. Spero di aver terminato con i problemi. Penso sia giunto il momento della verità. Non avendo incontrato nessuno di Amici & Trek in aeroporto ora, nel momento in cui darò il mio nome in hotel, scoprirò se sono stato vittima di una truffa o il tutto è solo frutto di una serie di eventi sfortunati. Al gentile addetto della accettazione scandisco il mio nome e faccio il nome di Amici & Trek. “All is Ok” mi risponde con un sorriso a trentadue denti. Bene penso tra me: il trekking può iniziare!
Ormai sono in albergo
La persona della hall è molto premurosa. Gli racconto quanto successo e, prendendo il telefono, compone il numero di Mr Govinda, il titolare di Amici & Trek. Lo trova e me lo passa. Capisco poco al telefono se non una serie continua di scuse per il mancato appuntamento all’aeroporto. “Ok” gli rispondo, non ci sono problemi. Evidentemente gli racconto una bugia ma cosa devo fare? Ormai sono arrivato in albergo, ho la prenotazione e ho contattato il responsabile di Amici & Trek, mi sento appagato. Di quanto mi dice Mr Govinda, oltre alle scuse, capisco una cosa importante: appuntamento domani alle 08:15 nella hall dell’albergo.
Sull’arrivo a Kathmandu
Diciamo che l’arrivo a Kathmandu non è stato, dal mio punto di vista, rassicurante. La speranza e certezza è che domani sarà sicuramente un giorno migliore.
Have you ever considered making videos for your website where you review the gear you use?
Hi John
Might you move this question un another place of my blog?
I think that it’s better to use this section: Informazioni sui Trekking – Attrezzatura.
In this section we can speak about the gear without problems.
In my opinion there is a right conection between your question and the topic.
I’ll answer you as soon as possible.
Thank you for your kindless
There are different brands of duffle bag on the market for example North Face and Patagonia. In your opinion which brand is best and what characteristics are important to consider when buying a duffle bag?
Hello John
I can’t tell you which duffle bag is the best. I only tried the North Face brand and I got a good experience from this duffle bag.
I bought the medium size. It’s perfect for a trekking of three weeks.
It’s very solid and robust. The zip is perfect. There are two very comfortable shoulder straps to carry it on your back as well.
My duffle bag is still perfect after three treks.
Bye
Regarding the Everest Base Camp Trek: is it better to do the trek in April /May when it’s possible to appreciate the atmosphere of base camp or is it better to go in October/November?
Good afternoon
Autumn is considered the best season for trekking in Nepal. Monsoons have cleaned the atmosphere, the climate is stable and normally there are several clear days with clear sky. In December the temperatures are much colder. Autumn is the high season and you will find many hikers in this period and obviousy the higher costs. Spring is the second best season due to the good weather and warmer temperatures, with the rhododendron forests in bloom. Sometimes in the afternoon there can be clouds over the mountains, but during the day the sky is clear.
In Spring there are fewer tourists. In any case, I recommend starting the trek after mid-October, when the monsoons passed over the Himalayas. I always treked in the Autumn and never had rain or cold.
I hope that my words can help you.
Have a good trekking!
You said that Autumn is high season and that the costs are higher and that there are more people than spring.
1) Is Nepal expensive?
2) In your opinion are there too many tourists in Autumn?
Hi, John
Regarding your first question I read this report:
33.9% of the population lives on less than $ 1.25 a day.
First and second places go to Bangladesh and India.
However, the World Bank study does not take into account the growing wealth-poor divide.
It means that in comparison with our income Nepal isn’t expensive.
Nepal is outstanding in my opinion. It’s full of tourists specially in Autumn because a lot of people think the same thing.
Quanto viene a costare un Trek del genere
Grazie
Buongiorno
Come può vedere il trekking l’ho fatto ormai 6 anni fa e quindi sicuramente i prezzi sono cambiati.
Penso di farle cosa gradita indicandole il sito dell’agenzia nepalese alla quale mi sono rivolto e ha curato il trekking e quindi avere informazioni più aggiornate.
L’agenzia è Amici & Trek e il sito è http://www.amicitrek.com/
La persona di riferimento si chiama Mr Govinda.
Saluti